in Lombardia nuove regole per l’assegnazione degli alloggi popolari

Il Consiglio regionale lombardo ha approvato alcune modifiche alla legge sui servizi abitativi, dopo una fase sperimentale di attuazione delle nuove norme solo in alcuni Comuni, tra cui l’hinterland nord di Milano. Secondo il relatore, il leghista Andrea Monti, viene sancito il principio di “una più equa distribuzione” delle case popolari rispetto ad una situazione attuale in cui, a parer suo, verrebbero “favoriti gli stranieri”. Tra le nuove norme diventa fissa (e non più massima possibile) la quota del 20% di alloggi assegnati a nuclei familiari in condizioni di indigenza segnalati dai servizi sociali. Inoltre i vigili del fuoco accedono alla categoria “forze di polizia”, che già partecipa ai bandi delle prefetture per ottenere l’assegnazione di un alloggio pubblico. Nell’ambito del dibattito sono stati approvati alcuni ordini del giorno delle opposizioni. Due, del Movimento 5 Stelle, prevedono servizi di portineria “partecipata” e interventi per recuperare e riqualificare gli edifici. Uno, presentato da Carmela Rozza del Pd, impegna il governatore e il presidente del Consiglio regionale ad avviare un gruppo di lavoro tra le direzioni generali competenti e la commissione territorio per elaborare una modifica della legge regionale vigente.

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